Tim è uno dei misteri italiani. Dalla privatizzazione con il suo ‘nocciolo duro’ si è passati ai capitani coraggiosi, che l’hanno acquistata a debito. Un modello, il leveraged byout, che presuppone che le parti valgano più del tutto, ed è compatibile solo con una vendita delle singole parti, che ripagano il debito e remunerano l’intrapresa. Non è stato fatto all’epoca, e la società è stata venduta dopo soli due anni. Nuovo acquirente, nuova ‘leva’.
A partire da quella data, la società non era di fatto più gestibile: in un mercato ad alta tecnologia con pressione concorrenziale crescente, il costo del debito impediva sia la remunerazione degli azionisti sia quegli investimenti che la rivoluzione tecnologica permanente rendeva necessari.