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AI ACT: ”Banche e assicurazioni preparate alla Valutazione di impatto sui diritti fondamentali”

Conversazione con Oreste Pollicino, socio fondatore di IAIC. Democrazia digitale alla ricerca di check and balance.

In tema di Intelligenza artificiale le carte sono sul tavolo, anche se la giocata è ancora in corso.
Nel volgere degli ultimi sei mesi abbiano avuto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’AI ACT, l’approvazione da parte del Consiglio d’Europa della Convenzione europea sulla Intelligenza artificiale (al quale però ancora mancano le dichiarazioni di firma del Governi); la presentazione da parte del Governo Meloni del disegno di legge sulla AI e, da ultimo, la pubblicazione da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale della Strategia italiana per la intelligenza artificiale.
Quattro progetti di implementazione sistemica di sistemi di AI nella pubblica amministrazione sono già realtà: il sistema sanitario di Agenas, Prodigit per la Giustizia tributaria, il progetto Inps e il software antievasione della Agenzia delle Entrate. Al proposito di fisco, qualche decisione del Governo lascia interdetti, come la scelta di sottrarre al contradditorio con l’amministrazione fiscale gli atti automatizzati, come prevede il nuovo Statuto del contribuente.
Qual è dunque lo stato di salute della democrazia digitale?
Esistono già, o ancora no, rinnovati assetti di check and balance tipici dei sistemi democratici nella società digitale?
Ne parliamo con uno dei massimi esperti in questo articolo.
Buona lettura e, soprattutto, BUONE VACANZE! 

Ps. Avvocato 4.0 tornerà a settembre. Sempre grazie per la vostra attenzione. CM

Oreste Pollicino

 

“Siamo nella fase di costruzione dell’edificio della democrazia digitale. La Ue ha fatto emergere la volontà di costruire questo edificio su cardini solidi, ma esiste un “peccato originale” che può rendere instabile la costruzione. È importante allora che tutti i soggetti, pubblici e privati, facciano la loro parte”.

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