da Milena Castigli - 23 Ottobre 2024 “Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale può rivelarsi benefico…
E-Government e diritti fondamentali nello Stato costituzionale
L’Università Europea di Roma ha ospitato venerdì una giornata di studio orientata a focalizzare le principali questioni aperte nel percorso di avvicinamento dei cittadini agli strumenti messi a disposizione dalla Pubblica amministrazione
Sono sempre più numerosi ed estesi gli strumenti con i quali la Pa punta a dialogare con il cittadino in maniera più agevole sfruttando le tecnologie digitali, formando un apparato di E-Government destinato a subire una accelerazione alla luce delle iniziative messe in campo dal Governo, su tutti i progetti di Italia Login e Identità digitale. Ma quali sono le caratteristiche principali di questo percorso? E quali i diritti fondamentali in gioco?
Sono due delle domande intorno alle quali hanno preso vita i lavori di “E-Government e diritti fondamentali nello Stato costituzionale”, che ha avuto luogo nella giornata di venerdì presso l’Università Europea di Roma.
L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del PRIN “La regolamentazione giuridica delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) quale strumento di potenziamento delle società inclusive, innovative e sicure ”, è stata promossa in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno.
I lavori sono stati introdotti dal Prof. Alberto M. Gambino, Direttore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università Europea di Roma e Coordinatore nazionale del PRIN.
La prima sessione del convegno, dedicata al tema “L’attuazione dell’E-Government in Italia”, è stata presieduta e introdotta dal Prof. Pasquale Costanzo, ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Genova.
Nell’ambito della sessione hanno preso la parola Giuseppe Piperata, Professore di Diritto amministrativo nell’Università IUAV di Venezia, Enrico Carloni, Professore di Diritto amministrativo nell’Università di Perugia, Alessandro Natalini, Professore nella Scuola Nazionale dell’Amministrazione, Mario Savino, Professore di Diritto amministrativo nell’Università della Tuscia di Viterbo e Manuel Fernández Salmerón, Direttore del Dipartimento di Diritto amministrativo dell’Università di Murcia.
La sessione è stata conclusa da Guido Corso, Professore di Diritto amministrativo nell’Università Europea di Roma.
La Commissione per l’esame da avvocato 2014-2015 di Roma “riunita” in via eccezionale per un brindisi in occasione del convegno.
Da sinistra il presidente dell’Ordine di Roma Avv. Mauro Vaglio, l’Ispettore delegato del Ministro della Giustizia Avv. Antonio Giorgino, il Presidente della Commissione Prof. Avv. Alberto Gambino, il funzionario Responsabile della procedura Sig.ra Carla Tonnini, la Vicepresidente Avv. Maria Livia Ferrazza
La seconda sessione, intitolata “E-Government e tutela dei diritti fondamentali”, è stata presieduta e introdotta da Raffaele Guido Rodio, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università Aldo Moro di Bari.
Hanno svolto in seguito una relazione Anna Papa, Professore di Istituzioni di Diritto pubblico nell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, Giorgio Resta, Professore di Diritto comparato nell’Università Aldo Moro di Bari, e Valeria Falce, Professore di Diritto commerciale nell’Università Europea di Roma.
Successivamente sono intervenuti Marcello D’Ambrosio, Ricercatore di Diritto privato nell’Università di Salerno, Eleonora Paris, Dottore di ricerca dell’Università di Teramo e Davide Mula, Dottore di ricerca dell’Università Europea di Roma.
I lavori sono stati chiusi da Filippo Vari, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università Europea di Roma.
A breve saranno disponibili l’audio e i video integrali degli interventi.
20 novembre 2015