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Luciano Floridi, filosofo tra i più influenti del mondo tech: “Nell’era dell’IA, siamo beautiful glitch”

“Non siamo prodotti o produttori speciali. Siamo errori, glitch, ma siamo bellissimi. Abbiamo intelligenza, coscienza, emozioni. Siamo l’anomalia che può cambiare il mondo” dice il fondatore della filosofia dell’informazione

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«Siamo beautiful glitch nell’universo. Entità incomplete, fragili, malleabili. Siamo saudade alla brasiliana. Siamo nostalgia di qualcosa che ci manca. E che ci spinge a cercare un senso. La rivoluzione digitale, prima con l’impatto dei dati e ora con quello dell’intelligenza artificiale, ci sta dicendo ciò che non siamo. Non siamo prodotti o produttori speciali. Non siamo al centro di nulla. Siamo errori nel senso di un glitch (un termine usato in elettrotecnica per indicare un errore non prevedibile nda), ma siamo beautiful, bellissimi. Abbiamo intelligenza, coscienza, consapevolezza, emozioni, desideri. Qualcosa di interessante che la natura ha prodotto accidentalmente o che Dio ha voluto come progetto. In entrambi i casi, siamo un’anomalia. Con la possibilità però di cambiare in meglio noi stessi e la nostra società. E di usare la tecnologia per costruire un mondo migliore».

Luciano Floridi, filosofo, professore, scrittore (tra i più citati), founding director del Digital Ethics Center all’Università di Yale, è conosciuto in tutto il mondo come una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea e membro del Comitato scientifico di IAIC.

 

 

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